LEGGENDE NAPOLETANE
La quale istoria fu così. Nell'anno 1445 dalla fruttifera Incarnazione, regnando Alfonso d'Aragona, una fanciulla a nome Caterina Frezza, figlia di
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discusse col maggiordomo, il quale ne tenne parola con un conte, che osò dirne al re. Piacque al re la novella e dette ordine che la moglie del sguattero si
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, supplicò. Mai più rivide la sua bella amante. Egli morì giovane, in battaglia, quale a cavaliere sventurato si conviene. Altre feste seguirono nel palazzo
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è fulgore, tutto è febbre che precipita il sangue; la benedetta stagione, la eccelsa stagione dopo la quale tutto è cenere e fango. Chi ha amato sa la
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il custode faceva tintinnire le chiavi. - Lo scultore non ebbe tempo di finirlo ... - Quale scultore? - Il Sammartino. - Ah!... - ... Morì prima di
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breve preghiera, si slanciò nell'onde, donde uscì isola azzurra e verdeggiante. Ma non si chetava l'amore nel cuore del nobile Vesuvio, quale era il
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, qualmente egli prescrisse - e dopo fatta, le insufflò, con magiche parole, la vita: la quale mosca d'oro se ne andava volando di qua e di là ed ogni
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. - Lode a Venere santa e grazie a te, suo figliola! Pensa dunque quale nero incubo sarebbe la vita, divisi, lontani - e come, giovani ancora